La crisi delle democrazie contemporanee discende dalla stessa fonte: la difficoltà a comprendere il presente per programmare il futuro da parte delle leadership. La crisi delle democrazie nasce dall’instabilità dei governi e delle forze politiche (i partiti si sono disciolti in varie forme, spesso in movimenti lenti e rigidi, in perfetta antinomia del proprio essere), le inquietudini sociali, le difformità familiari che incidono molto sulle rabbie di adolescenti e di giovani, che esplodono in brutture e violenze sempre più forti verso i più deboli, in violenze crudeli pur di finire sui social, non tanto sui giornali che sono lenti nei tempi della pubblicazione.La lettura più diffusa di queste crisi delle democrazie si ferma agli attori recitanti e non arrivano al fondo del problema: la incapacità delle leadership e dei genitori, o dei facenti la parte di genitore, a comprendere le cause, a riflettere con sapienza sul problema. E’ una generazione di leader caratterizzata da semi-analfabetismo storico, sociale, culturale, da disvalori in grado di educare i figli, da ignoranza totale, da obiettivi legati esclusivamente alla presa del potere e della celebrità. Purtroppo, le osservazioni si fermano agli ultimi colpevoli e non ai produttori di colpevoli. Così lettura del problema si ferma all’ultimo effetto, alla crisi del lavoro, dell’economia, delle società, le continue lotte, ricerca incessante di guerra per il potere e alla violenza spettacolare dei giovani.