E adesso abbiamo anche il Docente Tutor e orientatore. Così, tanto per esibire che si fa qualcosa per la scuola, si crea un nuovo titolo o, meglio, una nuova etichetta sulla porta di classe e sul registro, sul registro elettronico, si badi bene, che fa più scena. Ora gli esibizionisti della bassa politica della parola inventano miniature di tecniche didattiche per offrire apparenze a studenti e genitori sul tema dell’orientamento e della emergenza dei talenti individuali. Nulla di più banale. L’orientamento verso la vita professionale sulla base dei talenti e delle potenzialità individuali sono percorsi molto importanti e di alto spessore pedagogico, che i docenti della classe sanno e possono svolgere nei migliori di modi con continuità e coerenza. Aggiungere qualche ora al mese, inserita nell’orario di classe, per far comparire all’improvviso in classe una figura misteriosa di tutor, un micro-tutor spuntato da chissà dove, non ha alcun senso pedagogico, è soltanto messinscena da avanspettacolo. Ma proprio questo va cercando questa politica da messinscena, usando la scuola per il proprio tornaconto. Una politica seria è ancora lontana da queste parti, indipendentemente dal colore. Non è questione di colore di politico. E’ questione di valore culturale e pedagogico. Infatti, non appena compare una figura autorevole e competente in formazione e in amministrazione scolastica disponibile a portare il proprio contributo, questa viene immediatamente ridotta e indirizzata al silenzio e all’abbandono.
INFORMAZIONE E CULTURA
NOSTRI SERVIZI E-LEARNING
SAGGI BREVI
RAPPORTI/RICERCHE
AUTONOMIA DIFFERENZIATA di D.Giacalone “FONDAZIONE EINAUDI”
OCCIDENTE E CIVILTA’
DEMOCRAZIA DIGITALE
IL VALORE DELLA DEMOCRAZIA
LE SFIDE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE