Il PNRR può migliorare la nostra scuola?

E’ una domanda cruciale per fare delle scelte mirate sulla distribuzione dei fondi PNRR, che stanno arrivando a breve. La risposta semplice e immediata deve e non può che essere positiva, ma la risposta completa richiede di indicare gli obiettivi di miglioramento, i criteri, le scelte di fondo e tutte le procedure realizzative dei progetti approvati. Vediamo le possibilità che riguardano il sistema formativo, che include le scuole dell’infanzia e delle scuole del primo e del secondo grado. Un primo criterio di scelta distributiva dei finanziamenti potrebbe essere distinto per priorità e quantità per sanare problematiche di elevata dispersione scolastica oppure per ampliare, migliorare la quantità e la qualità della offerta formativa già garantite nel recente passato. Il sostegno finanziario per diminuire la dispersione scolastica non può non essere sostenuto, ma il sostegno maggiore dovrebbe essere assegnato per migliorare i percorsi di alta qualità. Un secondo criterio di scelta dei finanziamenti potrebbe essere dedicato a sostenere le scuole con pochi studenti e situate in zone distanti dai centri urbani o separate da barriere geografiche (isole, monti) oppure per sostenere le scuole numericamente grandi? L’autonomia delle scuole piccole deve essere garantita ma il sostegno non dovrebbe estendersi per strutture di laboratori e didattica molto avanzata; le scuole grandi dovrebbero poter essere sostenute finanziariamente con PNRR per numeri di non meno 2000 studenti. Queste scuole dovrebbero anche essere sostenute con maggiori finanziamenti se si integrano e collaborano in percorsi formativi di alta qualità innovativa per laboratori STEM, mediante attività digitali, di scambi di esperienze e ricerche. Gli ITS, che sono in fase di riforma, dovrebbero essere “staccati”, come sono attualmente, dal sistema degli Istituti Tecnici per assumere uno spazio autonomo, distinto dagli Istituti Tecnici del secondo grado per avere un programma di studio e ricerca su tutti i settori del mondo del lavoro, su tutti i settori del sistema produttivo. In questo sistema autonomo post-secondario lo spazio di collaborazione con il mondo del lavoro sarebbe molto più “riconoscibile” per qualità/quantità dell’offerta dagli studenti. Per quanto riguarda il sistema di Università e ricerca, le scelte di fondo di sostegno dei finanziamenti PNRR non dovrebbero scostarsi dalle linee di scelte che abbiamo visto per il sistema del primo e secondo grado: il finanziamento dovrebbe sostenere le progettualità di alta qualità scientifico-culturale e la progettualità in collaborazione con le imprese per creare lavoro. Certamente, questi aspetti dovrebbero essere adeguatamente approfonditi e discussi, cosa che questa argomentazione nello spazio di un post non può essere fatta. Potremmo tornarci, a breve.

Vanni Savazzi weblog