Vagabondaggio delle idee per riaprire le scuole a settembre

Sinceramente mi sarei atteso maggiore chiarezza da parte di Governo e Ministero Istruzione su tempi, spazi, regole e modi per riaprire le scuole a settembre. Ci si ritrova, al contrario, su forti incertezze in tutti gli ambiti. Diciamo che la mia fiducia decisa nei confronti del Ministro Istruzione dell’attuale Governo è decisamente decaduta. Le motivazioni sono evidenti e molto diffuse: 1) la leggerezza diffusa con cui si affrontano problemi così importanti, così ampli e numerosi quali la vaccinazione del personale e degli studenti, gestione di Green Pass e soluzioni per la sicurezza e la salute di tutti, la disponibilità di spazi aggiuntivi e più larghi, la gestione dei tempi di lezioni e attività, l’incremento e la gestione dei servizi a partire dai trasporti e delle mense, la digitalizzazione nella didattica e nei servizi amministrativi; 2) il rinvio continuo dei tempi di decisione e risoluzione di tutti questi problemi; 3) la scarsa importanza nella raccolta dati e informazioni e sulla conoscenza precisa dello stato approfondito delle cose su tutto il territorio nazionale; 4) le continue contraddizioni nel disegno complessivo della organizzazione delle scuole per settembre e sulla farraginosità del metodo con cui si affrontano le concrete e possibili scelte. E’ un carico enorme di problemi a cui il Ministro sembra non dare la dovuta attenzione e su cui non sembra avere nemmeno consapevolezza. Questa leggerezza e questa trascuratezza del Ministro rappresentano l’aspetto più grave di tutto il quadro: sarebbe cosa buona e giusta che il Capo del Governo intervenisse con una severa strigliata per interrompere prima tutto questa oscura e continua tergiversazione del Ministro sulle cose reali da affrontare e da risolvere e per richiamare al proprio dovere lo stesso Ministro.

Vanni Savazzi weblog