L’arrovellarsi e l’arrabattarsi dell’ordinanza ministeriale sul cammino degli Esami 2020 lasciano poco spazio alla riflessione e molto spazio alle preoccupazioni di studenti, docenti e famiglie. Come ha scritto Eugenio Bruno su “Il Sole 24 ore” del 14 maggio 2020, è l’ordinanza degli ossimori, dei tre “ma anche”: esame (delle superiori) soltanto orale ma anche con uno scritto da presentare prima, con Commissari soltanto ma potrebbe essere anche mista, esame in presenza ma potrebbe essere in casi eccezionali a distanza. E non è finita qui. Come si legge sull’articolo pubblicato nel pomeriggio dello stesso giorno da “La Repubblica”, pare che il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione abbia espresso oggi nel proprio parere, obbligatorio ma non vincolante, alcune contrarietà, meglio dire opinioni difformi da quelli della ordinanza ministeriale su alcuni argomenti importanti: la valutazione espressa con giudizio complessivo (che non dovrebbe essere associato sic et simpliciter con la valutazione formativa, che ha ben altro spessore ed è fondato su parametri ben precisi) e non con i voti nella scuola primaria, la legittimità costituzionale della sostituzione della valutazione finale nella scuola media 1°grado dell’Esame con gli scrutini finali del Consiglio di Classe, per gli Esami di Maturità non è necessaria la trasmissione preliminare di un elaborato dato che i Commissari sono tutti interni (o quasi..) e non è fondata la determinazione della durata della prova orale in 1 ora e altre osservazioni critiche molto importanti soprattutto sul tema sicurezza e rischi per la prova in presenza. Nel parere del CSPI ci sono anche osservazioni e indicazioni importanti per la ripresa di settembre, su cui il MIUR ha fatto solo pochi e secondari cenni finora. In sintesi, se il parere del CSPI sarà confermato (la versione definitiva non è stata pubblicata, pertanto è bene essere cauti), questo atto, che il Ministro in un primo momento voleva evitare, è una bella tirata d’orecchie. E ora? La Ministra cosa farà? Rispetterà in tutto o in parte il parere o manterrà la propria linea assumendosi rischi e responsabilità? E il tormentone si tormentò..! Questo non vuole rappresentare un giudizio sul lavoro della Ministra, ma i fatti dimostrano realmente che a un mese dal giorno degli Esami delle superiori e a poche settimane dalle operazioni di scrutinio di tutte le scuole non è ancora chiaro quali saranno le disposizioni per la gestione del tutto e quali sono i protocolli di sicurezza che i Dirigenti dovranno mettere in atto quali responsabili. Inaccettabile questo ritardo del Ministero, considerati il supporto oneroso di una task force e la collaborazione propositiva del CSPI.
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