In questa fase critica di pandemia una delle reazioni emotive, che trovo primariamente del tutto banale, è la diffusione di una specie di slogan premonitore dietro il messaggio: “Andrà tutto bene!”. Dietro un apparente scopo di dare fiducia e speranza si cela malamente una specie di superficiale insensibilità e di spregio verso la sofferenza di chi è colpito realmente dal virus e i gravi pericoli che stanno vivendo e vivranno a breve migliaia di persone in tutte o quasi gli stati del mondo. Comprendiamo in parte questo tentativo molto superficiale, ma bonario di dare fiducia, ma fino ad un certo punto. Questo fragile, banale e debole intendimento, cade di per sé su una qualsiasi dato di realtà. Un soggetto in terapia intensiva, uno staff medico che sta crollando di fatica e sta soffrendo anche per i pazienti, non so quanto possano sentire la positività di questo sguardo che oltrepassa tutta la realtà, senza degnarla di una osservazione concentrata per lanciarsi in volo verso orizzonti ancora molto lontani per gli sguardi reali della gente. Cosa vuol dire, che significa poi “andrà tutto bene!”? Certamente, andrà tutto bene, la pandemia si fermerà, ma a quali costi (la vita personale, lo stato dell’economia, del lavoro e il peso sociale, sanitario, etc.)? Con questa logica possiamo conseguentemente dire che storicamente è sempre andato tutto bene su tutto il Pianeta: è andata così, possiamo dire che è andata così in ogni caso, quindi è andata bene. Persino per le due guerre mondiali combattute in Europa è andata bene: certo, dopo le guerre, c’è stata la pace, la rinascita, dopo ciascuna guerra si è sempre festeggiato: ma cosa significa? Significa forse che tali guerre sono state un bella passerella di fatti e di eventi, di tranquillità e di benessere? Direi che sarebbe meglio non ironizzare su queste cose e sarebbe bene non slanciarsi con i nastrini e i cuoricini per dire sciocchezze. Le guerre non sono mai andate bene, le epidemie e le pandemie sono andate, passate, trascorse, finite tutte, ma non sono andate e passate felicemente e tranquillamente. E allora, per favore, smettiamola di scrivere slogan banali, senza senso!
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