..Chi l’avrebbe detto? Già..a pensarci prima..

Considerata una relazione di “tempo/disponibilità-risorse” in riferimento alla erogazione dei relativi servizi offerti agli studenti nelle Istituzioni scolastiche nel contesto della storia politico-culturale ed economica del nostro Paese nel periodo 1970/2020, assume una particolare rilevanza l’applicazione di questo metodo nella attuale  situazione critica in cui ci troviamo a vivere e in cui ci troviamo ad operare per saltarcene fuori, non certamente in ambito sanitario, di cui non anima competenza, quanto a livello generale e strutturale. Vediamo di applicare la relazione dei criteri nella situazione concreta in cui ci troviamo per il servizio scolastico da garantire agli studenti. Nello specifico, 1) in questi giorni il servizio scolastico è interrotto come prevenzione cautelare per limitare o arrestare la diffusione del famigerato C-19. Il problema forte e impellente nello stesso tempo è quello di garantire la erogazione delle lezioni, esami e in sostanza la preparazione degli studenti per affrontare il successivo percorso. Le risorse tecnologiche sono l’unica risorsa strumentale per limitare i danni consentire di raggiungere il minimo indispensabile del servizio. Per risorse tecnologiche si intendono tutti quegli ambienti che permettono di erogare un po’ di lezioni e contenuti dei programmi, di interagire con gli studenti con esercitazioni e interlocuzioni con i docenti restando tutti negli ambienti privati, senza incontrarsi nelle aule per evitare diffusione del contagio. Per utilizzare gli ambienti tecnologici servono conoscenze e competenze, che molti docenti non hanno acquisito e che molte scuole non hanno implementato nei loro sistemi, nonostante gli organi preposti alla formazione del personale docente e non-docente si siano attivamente prodigati per offrire percorsi di formazione da almeno ventennio, per restare sul minimo. Spesso queste offerte di formazione sono state trascurate per una sorta di diffidenza culturale (la macchina non è utile per l’insegnamento, sono meccanismi non adatti, si sentiva dire spesso). Eccoci allora al tempo presente in un contesto di urgenza e gravità in cui servirebbero proprio queste capacità dei docenti si rileva la difficoltà molto grande per affrontare e risolvere il problema. E’ da sottolineare, tuttavia, che moltissimi Istituti scolastici sono ampiamente preparati ad affrontare il servizio, ma una minoranza non è in grado di farlo, pertanto il servizio scolastico non è certo si possa garantire a tutti gli studenti in ambito nazionale. In questo caso, quindi il problema nasce tutto e principalmente dal fatto che le risorse sprecate prima ora non ci sono e si rischiano pesanti conseguenze a carico degli incolpevoli studenti. Allo stesso modo vediamo di applicare gli stessi criteri di relazione tra tempo e risorse per la situazione economica. 2) In questa fase molto difficile, occorre garantire risorse economiche per non far affondare le imprese e i commerci; è necessario progettare un piano di intervento pubblico per famiglie e imprese, sono necessari molti investimenti a carico del finanziamento pubblico, non privato. Il freno per progettare questo piano è dato dalla nostra situazione finanziaria con un gravissimo debito pubblico che abbiamo sulle spalle, conseguenza di scelte dissennate dopo la grande crescita degli anni ’60-’80, che hanno ampliato a dismisura il nostro debito che non siamo più riusciti ad attenuare e rappresenta ancora oggi un pesante problema. Per aggravare le cose ci stanno anche disegni politici contemporanei che puntano ad ampliare il debito pubblico. Ecco che si conferma quanto accaduto per lo spreco di risorse e competenze per il servizio scolastico. Lo spreco di risorse a causa di pessima politica ora è a carico di lavoratori, famiglie e imprese. Oggi servirebbero  grandi investimenti per il rilancio e non ci sono se non con altri debiti e altri gravissimi sacrifici che andranno ad appesantire enormemente il futuro dei giovani. Ecco perché è importante garantirci una politica e una degna, seria classe politica per far funzionare il Paese proprio nei momenti di crisi. Certamente, nessuno poteva prevedere una situazione che quella attuale, tuttavia è sempre certo e accertato che l’investimento sulla formazione e sugli investimenti portano buoni risultati a vantaggio dei tempi futuri. Al contrario la politica di preferenza agli sprechi e alle spese per beni di breve durata per soddisfare iniziative del momento e soddisfare l’elettorato portano sempre ad appesantire di problemi i tempi futuri.

Vanni Savazzi weblog