Qualche pensiero vagante, in tema di forze dell’ordine e proteste, non può non passare per la testa. In queste ore a Bruxelles ci sono i prodromi di tafferugli estesi tra una parte, che protesta contro la politica per l’agricoltura in Europa, e le forze dell’ordine, che hanno il compito di evitare scontri o impedire azioni pericolose. Dalle immagini pubblicate si vede chiaramente che la parte che protesta ha cominciato a dare fuoco a mucchi di pneumatici e si vedono sul campo le forze dell’ordine intente a mantenere l’ordine senza manganellare chi protesta con evidenti gesti illegittimi. Qualche pensiero vagante non può mancare. In questo caso europeo, qualche politico di facile verbo quando si tratta di attrarre voti sempre e in ogni luogo di casa propria, come se la caverà nel valutare o semplicemente nell’esprimere una opinione politica? Altra domanda blasfema per qualche politico professionale di bassa statura: se gli incendi di pneumatici fossero stati causati dagli studenti ci sarebbe stato il totale silenzio? Lo stesso immaginario politico professionale darà sostegno come sempre e in ogni luogo (si veda a casa nostra il recente encomio alle forze dell’ordine contro le proteste studentesche) alle forze dell’ordine di Bruxelles nel respingere gli atti violenti ed esprimerà biasimo contro chi protesta bruciando di tutto? Oppure darà pieno appoggio a questa categoria di lavoratori, che ha sempre sostenuto nella protesta dei trattori nelle nostre contrade fino a Roma? In quest’ultimo caso allora, dovrà redarguire le forze dell’ordine, che si lanciano a spegnere incendi! Impossibile immaginare tale voltafaccia in una persona di così alti valori di etica politica! Domande difficili queste, su cui si può tacere..per non creare confusione nella testa degli elettori..Ecco allora riscoperto il valore del silenzio!
INFORMAZIONE E CULTURA
NOSTRI SERVIZI E-LEARNING
SAGGI BREVI
RAPPORTI/RICERCHE
AUTONOMIA DIFFERENZIATA di D.Giacalone “FONDAZIONE EINAUDI”
OCCIDENTE E CIVILTA’
DEMOCRAZIA DIGITALE
IL VALORE DELLA DEMOCRAZIA
LE SFIDE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE