Le prime osservazioni che risaltano dai dai dati delle iscrizioni alle scuole di secondo grado del nostro Paese sono le seguenti. 1) il Liceo del “Made in Italy” è stato quasi del tutto trascurato, come volevasi dimostrare: quando le cose si fanno male e soltanto allo scopo di fare colpo, di far parlare di sé, i ragazzi e le famiglie rispondono intelligentemente di contrappasso e guardano altrove; 2) l’incremento di iscrizioni per gli Istituti tecnici, per i licei scienze applicate e il buon risultato del sistema 4+2 dimostra l’attenzione verso le competenze tecnico-scientifiche e il rapporto scuola e mondo imprenditoriale, il rapporto scuola-lavoro; 3) il calo di iscrizioni nei Licei classici non deve essere trascurato e non dovrebbe nello stesso tempo “spaventare” o far nascere cattive idee circa l’opportunità di conservare lo studio delle lingue classiche, perchè rappresentano un patrimonio importantissimo, inestimabile; devono suggerire invece nuovi scenari di apprendimento e di impegno collaborativo con gli istituti museali, le biblioteche e gli archivi, con tutto il sistema di patrimonio culturale del nostro Paese.
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