Nell’attesa di vedere nel concreto il percorso di studi del Liceo del Made in Italy, sarebbe opportuno pensare di dare risposta al profondo bisogno di formare la cultura di una classe politica preparata culturalmente per affrontare le sfide che ci attendono nel prossimo futuro. Da dove cominciare? Dalla formazione, da un percorso di studi di alto livello. L’idea di un Liceo di studi politici per l’Europa potrebbe contribuire a frenare e cambiare soprattutto il trend di scivolamento verso il basso di una classe politica molto “leggera” sulle materie fondamentale delle figure che dovrebbero sostenere la guida dei popoli europei. Naturalmente, a differenza del Liceo del Made in Italy, il Liceo di studi politici europei dovrebbe puntare su alti livelli di cultura e di competenze degli studenti e non sulla conoscenza delle tecniche di costruzione di manufatti artigianali. Proprio per questi scopi, il Liceo di studi europei dovrebbe puntare su un percorso più importante del tipo 5+2, ossia di 5 anni di liceo e un biennio universitario sulle materie fondamentali per amministrare una confederazione di Stati d’Europa: storia, filosofia, economia, materie STEM, digitalizzazione dei sistemi e Ai. Le nuove figure potrebbero rappresentare la “mente scientifico-culturale” delle grandi scelte che i decisori dei fatti del mondo libero e democratico dovranno affrontare a breve e potrebbe essere una strada in uscita dalla pochezza della classe politica europea contemporanea e dalla piattezza conservatrice di un disegno di Europa senza governo e senza governatori reali purtroppo.
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Un Liceo di studi politici europei: possibile?
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