Anche la scuola del nostro Paese riceve cenni di innovazione. E la chiamano “sperimentazione” tanto per darsi un tono. Abbiamo scritto già su questo blog sulla presunta innovazione di questa pre-riforma del 4+2 (4 anni di IT + 2 anni di ITS Academy) dicendo che l’idea di fondo è buona, è valida ma disegnata su un vecchio cartone. In questo articolo intendo dedicarmi a due aspetti. Il primo: non si è ancora detto in che modo e in che forma si intende valutare l’esito di questa sperimentazione, come si rileveranno i dati per la valutazione e, infine, come si “misurerà” e poi valuterà l’efficacia o meno della sperimentazione. Il secondo: alcuni Istituti scolastici e alcune rappresentanze sindacali sollevano il problema dei tempi strettissimi per la messa in opera della sperimentazione e di decisioni affrettate in vista della prossima apertura delle pre-iscrizioni. Le motivazioni sono fondate e riguardano, tuttavia, sia la parte alta, la parte ministeriale, sia la parte degli Istituti e la parte sindacale. Si presume che la parte ministeriale abbia diramato agli Istituti scolastici tempi, modalità e strumenti per procedere alle proposte sperimentali, ma se non fosse così la mancanza sarebbe molto pesante. Per quanto riguarda la parte degli istituti scolastici, mi pare che alcune proposte progettuali siano state prodotte e presentate dimostrando la possibilità di realizzazione; è in ogni caso un dato di fatto la ristrettezza dei tempi. In conclusione, il pasticcio di superficialità e di fretta è evidente, ma i tempi elettorali sono quelli e in un modo o nell’altro qualcosa di passabile per la grande piazza della comunicazione mediatica andava fatto.
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