“Lontano da me..”

Chissà quante ore di studio nella notte torbida e silenziosa avrà passato una importante autorità amministrativa di uno Stato fondatore della Unione europea per imparare a memoria così in fretta una espressione dal tono leggero e dal modo raffinato! “Lontano da me…”: ma come sarà riuscita la nostra autorità a pescare nel suo ricco vocabolario una espressione così soave e armoniosa! Questa espressione sembra essersi resa utile al fine di allontanare sottili e ingiusti sospetti di rustichezza nel rivolgere pesanti attacchi personali a un “Suo” acerrimo nemico durante un recente dibattito pubblico. Ecco, dove potrebbe stare il vero pericolo per le democrazie europee: sopportare la leadership di “piccoli personaggi in cerca d’autore”, di piccoli personaggi che riescono a includere soltanto le uniche qualità possedute: insipienza e rozzezza. In ogni caso, tali personaggi hanno avuto riconoscimento in pubbliche elezioni e hanno tutti i sacrosanti diritti di esprimere tranquillamente e con tutti i mezzi di comunicazione di massa esistenti il proprio pensiero nei modi e nelle forme che ritengono efficaci per raggiungere i propri obiettivi. A questo punto, giusto per chiudere questa triste pagina, è bene rivolgere un biasimo ad un altro soggetto di uno Stato democratico: il pubblico elettore, che ha tutto il diritto e il dovere di scegliere nel segreto delle urne i propri rappresentanti in piena libertà e volontà. Dubbio nel biasimo: il pubblico elettore votante legge qualche volta? Capisce quello che legge? Eppure per il cittadino sembrava o si sperava passata una brutta notte, se pur breve! Supposizione fuori strada. Ben altre notti rutilanti dovevano passare! Ebbene, gli esponenti di parte avversa avrebbero tante gesta su cui marcare l’accento della pochezza, se avessero delle idee: in verità non ci sono proprio idee e, se ci fossero, sarebbero forse superiori in pochezza. In questo caso il silenzio è cosa grave, ma è la cosa migliore che ci si possa aspettare al momento.

Vanni Savazzi weblog