I comportamenti, che si sono manifestati in questi giorni da parte di singole figure e da parte di gruppi politici nelle aule del Parlamento durante una fase di dibattito, possono essere considerati molto gravi in generale e soprattutto in questa fase storica dell’Europa e del mondo. Tali gesti “politici” rendono esplicita ed evidente prima di tutto la leggerezza e la mancanza di serietà con cui vengono affrontate le decisioni e le deliberazioni. In secondo luogo, superato lo stupore per la bassa superficialità con cui si compiono gesti consapevoli di abbandono delle sedi parlamentari, con cui si citano fatti storici senza sapere o ricordare la realtà di tali fatti, riflettendo più a fondo su tali comportamenti emergono evidenti, emerge la mancanza di serietà e di valore morale con cui questa classe politica affronta e compie il proprio dovere nei confronti del popolo, di tutto il popolo. Riflettendo più a fondo, ci si rende conto dei rischi che potrebbero correre le sorti dello Stato in questa fase storica nelle mani della classe politica, di tutta la classe politica attuale. Ribadisco l’espressione di “tutta la classe politica attuale”, riflettendo anche e soprattutto sulla pochezza globale confusionaria che le parti politiche di opposizione stiano esprimendo la propria funzione.
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