Inintelligente

In tempi in cui si incrementano e distribuiscono problemi e crisi che coinvolgono natalità, giovani, studio e lavoro, soprattutto nel nostro Paese, sembrerebbe difficile applicare metodi e tecniche “unintelligent” per affrontare la complessità e gli intrecci dei vari settori problematici citati sopra. Sembrerebbe difficile, dicevo, eppure è proprio quello che accade a questo sistema. Con il calo delle nascite, fenomeno ormai incombente e crescente, il sistema di organizzare gli Istituti scolastici autonomi centrato su un numero di studenti minimo di 600 studenti e gli investimenti ricorrentemente quasi nulli del nostro Paese, fatto salvo il recente “quasi-miracolo” del PNRR, l’unico strumento che ci permetterebbe di migliorare la situazione sarebbe l’intelligenza globale. Tuttavia, lo strumento intellettivo è lasciato bellamente, profondamente da parte, lo strumento intellettivo è totalmente trascurato per adottare lo strumento tecnico-meccanico regolamentare del dimensionamento tra Istituti scolastici con criterio di confine amministrativo! Il confine amministrativo tracciato sulle carte degli Enti locali è lo strumento meno utile e più scioccamente banale (lo strumento inintelligente per antonomasia) per affrontare i grossi problemi della formazione e del futuro dei giovani e del lavoro! Gli Istituti scolastici dovrebbero essere dimensionati in base alla rete di offerta formativa tra Istituti di secondo grado che soddisfino le domande di lavoro e di professionalità anche territoriale, ma centrata sulle nuove competenze digitali e tecnologiche che gli studenti posso esprimere. Le competenze della domanda/offerta di lavoro, di sviluppo economico-sociale rappresentano lo strumento intelligente per formare nuovi e innovativi sistemi complessi di offerta formativa: questo strumento intelligente, questa unica radice di intelligenza rappresentano le radici per la soluzione di grandi problemi per il futuro dei giovani e del Paese, che si stanno aprendo.

Vanni Savazzi weblog