I tetti non sono tutti uguali

Non avere un “tetto” significa alti stipendi per certe categorie di dipendenti: questo è un tetto “speciale” che permette alti guadagni, senza controlli e motivazioni particolari. Per cambiare area di significato, non avere un tetto può significare anche non avere una casa e non potersi riparare: questo rimando alla materialità ha ben altro significato per altre categorie di persone, per poveri disgraziati senza lavoro o con lavoro molto precario, con salari saltuari e senza contratti. Indovinate di chi si occupano i partiti politici (non tutti, alcuni..) da qualche parte del mondo in questi giorni? Facile! Si occupano della prima categoria perchè i signori senza limiti stipendiali, questi fortunati scelti da mano superiore prima di tutto non sono pochi nella Pubblica Amministrazione e questi vanno a votare conoscendo molto bene la situazione, sono informati e conoscono molto bene chi ha tolto loro i tetti stipendiali e altrettanto bene conoscono chi avrebbe voluto togliere i limiti dei loro stipendi. Inoltre, questi fortunati sono validi patrioti, difensori della Nazione e per loro è ben giustificato il debito che si potrà contrarre con le benemerite banche. Diversamente, nell’altro mondo l’altra categoria di lavoratori riguarda poveri soggetti che forse nemmeno sa leggere e capire la situazione e magari si lascia abbindolare da altre elemosine. Inoltre diciamocelo chiaramente, questi lavoratori chissà da che mondo sono arrivati, non hanno nemmeno studiato. Ecco in breve sintesi, i valori morali e gli ideali su cui fondano le scelte profonde di alcune forze politiche in prossimità di elezioni. Meglio non sbagliare, dicono sotto i tavoli questi politici da qualche parte del mondo in questo momento: non un voto di quelli buoni va trascurato e i propri clienti vanno trattati con cura.

Vanni Savazzi weblog