Leggo sul giornale il titolo di un articolo che riporta tra virgolette questa raccomandazione del Ministro Istruzione rivolta alle Commissioni di Esame di Maturità: «L’esame deve valutare il percorso dei ragazzi. Le commissioni non usino il bilancino». Già questo titolo mi delude e mi inorridisce di primo acchito ma poi, riprendendo lucidità e un minimo di serenità nel valutare un po’ tutto il contesto politico dei nostri tempi, le mie impressioni sviano verso un quadro di sarcastica ironia direttamente esposte in finzione al Ministro stesso. Le mie impressioni circa le “raccomandazioni” ministeriali alla fine sono queste. “Gentile onorevole Ministro, deve sapere che le Commissioni di Maturità hanno sempre affrontato questo importante compito con la massima serietà e la massima professionalità centrate sui valori educativi e formativi, rivolte a comprendere il percorso educativo e le conoscenze dei candidati. Le Commissioni di Maturità – come ho rilevato personalmente in decine di esperienze e in innumerevoli relazioni pubbliche in sedi autorevoli – nella realtà dei fatti delle procedure di Esame non hanno nemmeno mai sfiorato cenni o frammenti di cenni che facessero riferimenti seppure vaghi allo strumento del suo bilancino. Le Commissioni di Maturità hanno sempre dialogato con la massima attenzione per approfondire gli argomenti delle prestazioni scritte e orali, la storia e i passaggi delle diverse fasi del percorso formativo degli studenti. Questi sono stati sempre i modi e le forme etico-professionali con cui le Commissioni di Esame di Maturità hanno scrupolosamente messo in atto, applicato nella realtà (ripeto: nella realtà dei fatti). Signor Ministro le pongo una domanda: Lei ha delle prove reali e certe di comportamenti diversi applicati nel passato in qualche luogo? Ebbene, allora metta in atto delle risoluzioni concrete per rilevare dati, per vigilare sui comportamenti delle Commissioni in queste sessioni 2022 degli Esami per campione o per scelta rispetto a luoghi o indirizzi scolastici. Ebbene, se era a conoscenza e in possesso di dati concreti, reali e certi di procedure scorrette applicate in passato da parte delle Commissioni, perchè non ci ha pensato debitamente nei tempi giusti, anziché uscire con queste sortite il giorno stesso di inizio delle prove, perchè queste inefficienze e questo parolaio al momento di inizio? Se aveva dei dati certi di scorrettezze effettuate in passato, perchè non è intervenuto per tempo per affrontare il problema e migliorare la gestione delle sessioni di Esame? Signor Ministro, Lei non ha delle prove reali, accertate, documentate in merito al cosiddetto bilancino? Allora, per favore, Signor Ministro perchè non comincia Lei a fare delle rilevazioni in questa sessione di Esame 2022? Perchè non organizza indagini a campione per luoghi e indirizzi di scuola? Non dica che manca il personale per fare queste indagini, perchè volendo si può trovare facilmente personale competente e autorevole presso gli Uffici territoriali? Non vuole intraprendere queste azioni di ricerca/rilevazione? Ebbene, allora avrebbe fatto meglio a tacere, anziché uscire con queste esternazioni, che si inquadrano in chiacchiericcio da mercato populista. Grazie!”.
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