In un articolo di Massimo Gaggi pubblicato sul Corriere della Sera di martedì 28/12/2021 si legge che il virologo Guido Silvestri ha dichiarato, in merito alla situazione che si sta evolvendo in questa fase pandemica, che «la speranza è che il virus si stia raffreddorizzando». Ebbene, in questo blog non vogliamo entrare nel merito del contenuto della dichiarazione del virologo, bensì vogliamo rimarcare e rilevare la introduzione del neologismo “raffreddorizzarsi”, verbo in forma riflessiva “apparente”, il cui significato dovrebbe includere questo campo semantico: il soggetto, il virus Covid nella variante Omicron, produce un effetto diverso da quello di altre varianti, produce nello specifico un raffreddore all’organismo di un essere umano; la variante Omicron del virus Covid-19 produce in sintesi gli stessi effetti di altri virus, già noti, non pericolosi e molto comuni. Questo neologismo sarà inserito anche nei Vocabolari della lingua italiana o sarà considerato un neologismo sfuggito per caso soltanto in queste particolari circostanze, che stiamo tutti vivendo? Non si può sapere. Probabilmente, sarà il riuso dello stesso neologismo nella comunicazione ordinaria a determinarne la “vocabolarizzazione” (scusate il neologismo sfuggito in questo momento).
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