Indecisioni, non-decisioni e soluzioni dal basso

Eccoci a 42 giorni dall’inizio dell’anno scolastico 2021/2022 e per la scuola i problemi restano gli stessi dell’anno scolastico precedente. Restano i dubbi sulla possibilità di frequentare regolarmente senza interruzione in aula le lezioni da parte di tutti i docenti e di tutti gli studenti in tutte le classi assegnate. Questi problemi sono già in fase di studio per dirigenti e team dei collaboratori, per amministrazioni scolastiche e amministrazioni territoriali, perchè spetta a loro affrontare la durezza della realtà presente in attesa che le Amministrazioni centrali sciolgano molti dubbi, decidano alcune scelte e provvedano alla soluzione pratica dei nodi cruciali: vaccinazione obbligata del personale scolastico e degli studenti, la gestione degli spazi in relazione al necessario distanziamento (è facile dire “distanziamento”, ma con classi numerose e sbilanciate gli spazi non si creano a volontà!), la destinazione dei fondi per tutte le necessità didattiche strumentali e per la formazione, assistenza e gestione del personale. Naturalmente, come abbiamo anticipato all’inizio, su questo fronte i ritardi sono numerosi, forti e interconnessi. La questione sicurezza, la questione “vaccinazione obbligata” deve essere sciolta al più presto, è la priorità perchè non possiamo permetterci di rischiare la chiusura delle lezioni anche soltanto parzialmente per irresponsabilità politiche determinate da interessi di parte, da interessi personali o di gruppo. Se le decisioni prioritarie non saranno sciolte al più presto, alla fine chi subirà le conseguenze più gravi ricadranno proprio e soltanto su coloro i quali sono immersi dentro la realtà concreta della gestione degli Istituti scolastici e su coloro che hanno speso tutto il proprio impegno concreto per evitare il peggio.

Vanni Savazzi weblog