Gli apprezzamenti sono importanti, ma non bastano

Tutti i giornali hanno scritto in questi giorni le cronache della visita della Presidente della Commissione europea in Italia, sottolineando gli aspetti positivi dei colloqui con le massime autorità del nostro Governo e l’apprezzamento dell’Europa per i contenuti e gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato dal nostro Paese. Sono certamente azioni e aspetti positivi e confortanti, ma non possono bastare e non possono tranquillizzare completamente i cittadini italiani. Perché non bastano? Serve a poco un documento scritto dal Governo e approvato dal Governo e dall’Europa, se gli atti descritti nei vari Ambiti del Progetto previsti nel Piano non saranno seguiti dalle azioni concrete per la realizzazione degli obiettivi. Le fasi e le tempistiche delle procedure concrete di realizzazione degli obiettivi richiedono competenza e grande impegno, richiedono una grande collaborazione da parte della classe politica e delle autorità di Governo, richiedono grande senso di responsabilità e fermezza per raggiungere i risultati attesi. Il Governo e il Parlamento attuali e futuri sono e saranno i responsabili e i garanti della attuazione di tali obiettivi e anche delle azioni di verifica, valutazione e pubblicazione trasparente di quello che è stato realmente e concretamente fatto per attuare il PNRR, sono e saranno i responsabili dei risultati concreti e ne dovranno rispondere al Paese. Purtroppo, la storia recente non pare dimostri la presenza di tali competenze e di determinata coerenza e fermezza nella classe politica del nostro Paese. Questo preoccupa e spinge al pessimismo. La ragione, sebbene suggerisca di diffidare dei miracoli, ci dice in ogni caso di trascurare il passato per affrontare il prossimo futuro con fiducia e con l’impegno a raccogliere sempre le informazioni su quanto viene svolto in relazione agli scopi previsti dal Piano.

Vanni Savazzi weblog