Indegnità

Assistere a un dibattito parlamentare ha sempre rappresentato, a mia vecchia memoria, in tempi passati e anche in tempi non troppo lontani una lezione di confronto tra opposte formazioni politiche per visioni del mondo, per impostazione logiche sui nessi cause-conseguenze, per principi discriminativi sulle scelte, ma convergenti nel cercare in ogni caso proposte risolutive ai problemi in discussione, nel cercare una strada di miglioramento, un risultato centrato sul bene comune. Nulla di tutto questo era connaturato in molti interventi e nella finalità, nella intenzionalità dei discorsi presentati dai rappresentati delle forze politiche nelle sedute del Parlamento italiano, soprattutto nelle sedute in Senato: la rozzezza, la trascuratezza formale, la volgarità, la maleducazione pura, il disprezzo per gli altri e delle norme civili sono stati gli aspetti centrali di molti interventi. Il centro di molti discorsi non era un programma di lavoro, era il consapevole, preparato, pensato e programmato obiettivo di colpire le persone, era la manifestazione della inciviltà, come “valore” della ragione. Una vergogna sentirsi rappresentati da certi parlamentari.

Vanni Savazzi weblog