Sul sito de “Il Corriere della sera” si legge:
“Contributo che le Regioni danno al Pil, mobilità, densità abitativa e zone più colpite dal virus: sono questi i quattro parametri che il vice presidente e neo assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti ha chiesto di tenere in considerazione nella ripartizione in Italia delle dosi di vaccini anti-Covid, con una lettera al commissario Arcuri. Letizia Moratti, nella riunione con i capigruppo regionali di maggioranza e opposizione, ha spiegato che l’assessorato punterà sui vaccini anti-Covid per contrastare l’epidemia, senza dimenticare però la cura delle altre patologie. Nella lettera da poco inviata al commissario straordinario Domenico Arcuri si suggerisce di rivedere i criteri di assegnazione delle scorte, includendo anche parametri economici e non solo sanitari. In particolare, Moratti chiede che si abbia un occhio di riguardo per le Regioni più popolate, con maggior mobilità, più colpite dal virus e che contribuiscono di più al Pil: un ritratto perfetto della Lombardia. Al momento il documento non ha avuto risposta. In sostanza, secondo l’opinione della vice presidente di Regione Lombardia il parametro del PIL regionale dovrebbe entrare tra i criteri per la ripartizione dei vaccini”.
Così recita la Costituzione italiana al I° comma dell’art. 32 interamente dedicato al diritto alla salute del cittadino: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti“.