La situazione del Paese è molto grave sotto molti e prioritari punti di vista, come sappiamo purtroppo bene e non dovrebbe lasciare spazio e tempo alle forze politiche al Governo per altre urgenze. Eppure, dobbiamo assistere a una “chiamata in discussione” forzata e improvvisato, ma studiato e ben preparata, in una fase di aggravamento della pandemia, in cui servirebbe al contrario dare fondo a tutti gli sforzi e al rispetto di tutti gli impegni morali e amministrativi per salvaguardare la salute dei cittadini italiani e dopo errori già commessi precedentemente con le stesse forze politiche. Replicare e fare risaltare tali errori, anziché sforzarsi a non ripeterli è un atto irresponsabile delle forze politiche. E’ irresponsabile perchè volutamente marcato in questa fase dopo parecchi mesi in cui tali errori sono stati commessi con decisione comune. E’ vero che nel periodo 2018-2019 le decisioni del Governo sono state dei fallimenti totali o parziali (lavoro e occupazione, economia e investimenti..), ma questi avrebbero dovuto essere portati per tempo, per non aggravare proprio gli stessi risultati negativi, al tavolo di verifica e di revisione del Governo, non in tempi differiti. Se accade questo, significa che qualcuno ha lavorato non per migliorare le azioni amministrative del Governo di cui fa o faceva parte, bensì, come suol dirsi, per “farla pagare” al momento buono, contribuendo ancor più gravemente sul peggioramento della situazione, anche in una fase critica della pandemia. La pandemia, in cui tutti noi siamo in pericolo, non è l’influenza di stagione; in questa situazione stanno pagando e saranno chiamati a pagare anche in futuro soprattutto le giovani generazioni. Eppure, stasera si avvia la fase di crisi.
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