Anno disperso

L’istruzione è l’ultima delle attenzioni di tale classe politica. La prova seppur locale e determinante sul tutto? Gli orari delle lezioni degli studenti mantovani sono decisi dall’APAM. E allora, tutti a prendersela con APAM. Colpa dei cattivi dell’APAM? Colpa del modello capitalista delle nostre società?? No, per nulla. La colpa è del potere pubblico (nel nostro caso Regioni e pure Provincie e Comuni) che ha costruito Bandi per l’assegnazione di un servizio pubblico, qual è il trasporto pubblico e scolastico, ad una azienda privata, sì privata.. E su quel bando nulla sta scritto sulla qualità del servizio e sulle clausole rescissorie in base a particolari esigenze. In questa fase, sarebbe necessario raddoppiare il numero di mezzi per garantire la salute degli studenti, organizzando l’accessibilità soltanto per metà dei posti a sedere. Il servizio privato di trasporti, tuttavia, non raddoppia, né aggiunge nuovi mezzi per il trasporto scolastico, per il semplice motivo che non esiste alcuna clausola del genere nel contratto di assegnazione e nessuno può contestare questo. Nel caso, sarebbe una clausola costosa, naturalmente. Pertanto, il servizio di trasporto, nel caso venissero aperte le scuole dal prossimo 7 gennaio, sarà frazionato in orari diversi, a turno e gli studenti potranno accedere-a e tornare-da scuola soltanto in orari differenti. In orari decisi dalla azienda privata assegnataria del servizio pubblico. Ecco un motivo per affermare che alle amministrazioni pubbliche sono responsabili di questo stato di cose (infatti dalla parte della Pubblica Amministrazione, nessuno fiata) e per concludere che della qualità del servizio scolastico non frega un bel nulla, viste le modalità con cui assegna a privati un servizio pubblico. In tempi pre-COVID, gli studenti sono stati ammassati per anni, direi decenni, sui pullman per andare-a e tornare-da scuola tutti pigiati e ammassati in modo indegno di una società civile. Nessuno ha nulla da dire da parte delle Pubbliche Amministrazioni? No. Infatti gli studenti italiani (a differenza dei colleghi di altri Paesi europei) stanno perdendo 2 anni scolastici di fila… e pochi, pochissimi si arrabbiano contro chi di dovere dovrebbe vergognarsi.

Vanni Savazzi weblog