Il piano presentato da Vittorio Colao al Governo punta su pochi ma chiari, decisi e robusti punti cardine fondamentali: digitalizzazione, innovazione e tecnologia. La tecnica costruttiva e i “materiali” di costruzione di questi pilastri, per essere coerenti con il linguaggio della concretezza e della realizzabilità si fondano sui seguenti strumenti. 1) Incentivi per le imprese con il ripristino e potenziamento delle misure previste da Industry 4.0 con la durata pluriennale degli stessi (5 anni) insieme con i limiti per gli investimenti previsti per i crediti R&D e l’ampliamento del regime di patent box; 2) la formazione – a parte e oltre quella scolastica e universitari, che resta un punto di debolezza molto forte in Italiane “la scarsa propensione manageriale delle aziende di piccole e medie dimensioni”; 3) agevolazioni per gli investitori, attraverso strumenti di detrazione e deduzione per le persone fisiche e per i soggetti Ires; 4) misure più strutturali come l’implementazione del 5G e l’accelerazione del piano banda ultra larga con la possibilità di erogare nelle aree coperte servizi ubiqui e istantanei per imprese (ad esempio Robotica e Industria 4.0 logistica e distribuzione, manutenzione) e famiglie (multiparty applications e accesso banda larga wireless); 5) innovazione della PA con la possibilità nelle aree coperte di erogare servizi ubiqui e istantanei per imprese (ad esempio Robotica e Industria 4.0 logistica e distribuzione, manutenzione) e famiglie (multiparty applications e accesso banda larga wireless). @Agenda Digitale
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