Il MIUR ha pubblicato una sintesi delle ordinanze per la chiusura dell’anno scolastico 2019/2020 in attesa di parere del CSPI. Poco o nulla di nuovo rispetto a quanto già trapelato da settimane e variamente modificato. Le ordinanze sono tre rispetto ai diversi temi: valutazione finale per tutte le classi di tutti gli ordini di scuola, Esame del 1° ciclo, Esame del 2°ciclo. Poco o nulla rispetto al già sentito, dicevamo, ma alcune brevi note vanno esposte. 1) Valutazione finale. Nella sintesi si trova una ovvietà che si poteva trascurare, pur se in una sintesi informale, ossia “la valutazione avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto”. Meglio sempre ripetere cose già note, ma una valutazione sulla base di programmi o accertamenti non svolti sarebbe un falso. Il problema resta non tanto e non semplicemente il quanto effettivamente svolto, bensì in rapporto a quanto e come è stato appreso. L’aspetto del risultato degli apprendimenti richiede un accertamento che non si è potuto svolgere con la necessaria garanzia di validità e autenticità sostanziale e formale, pertanto è giusto fare riferimento principalmente al percorso formativo degli studenti e non su aspetti quantitativi e sommativi. Tuttavia le scuole dovranno fare un attento e dovuto esame analitico e qualitativo del rapporto di argomenti presentati in forma di lezione/informazione/ricerca e del lavoro svolto dagli studenti per progettare un piano di recupero utile per il prossimo anno. Altra spina sono i voti negativi e la possibilità di non ammettere per gravi carenze accertate già nel 1° quadrimestre e confermate poi successivamente. Data l’impossibilità di non avere potuto svolgere accertamenti sicuri e controllati, si potrebbe incorrere in ricorsi in serie da parte dei bocciati, anche se credo gli Organi della scuola sapranno svolgere saggiamente una riflessione serena e approfondita tradotta in una valutazione formativa più utile per tutti. Nella sintesi di premessa del MIUR si ripete noiosamente che non ci sarà il “6 politico”, che, ritengo, gli Organi scolastici non avrebbero seguito tale linea. In ogni caso, perché ripetere banalmente un linguaggio di trenta anni fa in questa fase del tutto e profondamente diversa per senso e valore? 2) Esami del 1° ciclo. Tutto previsto e giustificabile. La presentazione della cosiddetta tesina in tempi molto ravvicinati ha poco senso, ma ampiamente coerente con il disegno generale su cui è impostato il disegno generale degli interventi di Ministro e task force: una serie di fragili frammenti di genere continuamente diverso e di pochissimo valore. In pratica uno scarabocchio fatto con una matita spuntata. Resta pure. il dubbio della prova orale in diretta web, che potrebbe mettere a disagio alcune fasce sociali in difficoltà a garantire l’erogazione di questo servizio e sarà bene preparare soluzioni adeguate in merito. 3) Esami 2° ciclo. Anche su questo fronte non ci sono particolari osservazioni: la scelta della procedura è condivisibile. Ciò che invece manca (forse il documento non è l’atto più adatto alla bisogna) sono le indicazioni per la messa in sicurezza dei locali, il controllo di accessi e soprattutto il servizio di vigilanza e di soccorso nelle scuole con le adeguate risorse sanitarie e tutti i dispositivi necessari per il pronto intervento.