Dilemma con i baffi

L’ultimo libro pubblicato da Adelphi “i baffi” di Emmanuel Carrère è sorprendente, inquietante persino, certamente non semplice. La lettura ha un finale da ricominciare, lascia più domande e dubbi che risposte e conclusioni. Un anonimo narratore un giorno decide di tagliarsi i baffi e intende sorprendere la moglie, intende suscitare attenzione, domande, curiosità. La sua intenzione di sorprendere non prende la moglie, bensì finisce col ricadere su di sé. La reazione della moglie è del tutto indifferente, anzi non è indifferente, semplicemente non riconosce alcun cambiamento. La moglie non lo ha mai visto con i baffi. La certezza del protagonista di essersi tagliato i baffi porta a un scossone emotivo più forte, quando gli amici più intimi e i compagni di lavoro confermano le certezze della moglie di non averlo mai visto con i baffi e quando le prove fotografiche sui baffi sulla sua faccia, di cui aveva certezza, non si trovano. Allora, il turbamento dilemmatico inquina la sua mente: o è impazzito, o è vittima di una congiura ben congegnata e concordata. E’ apparentemente certo di non essere pazzo. Così si dilegua, abbandona tutti e tutto, o forse crede di abbandonare. Il finale? Non può essere così semplice..il finale è l’inizio. La scrittura di Carrère, di questo scrittore tra i più grandi della contemporaneità, come sempre ti trasporta in questa vicenda (grottesca..drammatica..? non convince alcuna categoria) con grande leggerezza e intensità.

Vanni Savazzi weblog