Al termine di questa fase emergenza, cosa ne sarà del digitale e della didattica on line nella scuola a partire dal prossimo settembre? Domanda complessa anche se apparentemente facile. Di certo l’impatto della didattica a distanza ha colto generalmente impreparate le scuole, soprattutto del primo ciclo, salvo alcuni casi. Questo dato di fatto inciderà non poco sulla qualità della ripartenza e della ipotetica riqualificazione di tutto l’assetto progettuale nella didattica con le nuove tecnologie. Saranno necessari interventi mirati e continui per non disperdere quanto già fatto e per procedere ad un deciso passaggio di miglioramento e diffusione. Nello specifico, sarà importante: 1) procedere prima di tutto ad una attenta e approfondita analisi di quanto accaduto in questi mesi attraverso rilevazioni, ricerche e analisi; 2) progettare azioni ricorrenti di supporto formativo al personale dirigente, docente e tecnico delle scuole e di accompagnamento per qualificare la progettualità sinergica tra didattica in presenza e supporti, risorse e ambienti digitali; 3) garantire investimenti per le infrastrutture prioritariamente, per riprogettare spazi, ambienti, laboratori e tempi di lavoro nelle scuole e avvicinare le grandi distanze fin qui rilevate e consolidate tra scuole innovative e scuole impostate a modelli di didattica tradizionali; 4) investire risorse digitali a favore delle fasce più deboli di famiglie e studenti. Con una visione globale in questa direzione si potrà accompagnare il rinnovamento diffuso per reti/ambiti territoriali per la progettazione didattica digitale delle scuole. In caso contrario, è molto probabile che si determineranno sia ritorni al vecchio standard, sia miglioramenti sporadici e disorganici nelle scuole che vorranno o potranno autonomamente investire sul miglioramento.
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