Il problema della valutazione finale dell’anno scolastico ibrido (metà solo presenza, metà solo distante) preme alle porte ed ecco soffiare ventate di disposizioni, suggerimenti, relazioni fiume, meeting, cascate di webinar fascinosi di volti sorridenti che spiegano e schematizzano modelli, quadri, rapporti a colori, che sfogliano piattaforme quizzarole e rappresentare procedure per la valutazione autentica dello studente. Si prefigurano persino di assegnare compiti per problemi e sfide non prevedibili, che dovrebbero smuovere, mostrare, tirare fuori tutti i nodi e le reti di competenze dello studente in una serie di prestazioni che non possono essere risolte se non fornendo produzioni originali in poco tempo, impossibili da contaminare con sussidi ordinari o consultando testi o ascoltando suggerimenti di intrusi. Tutto a livello teorico, perché di esempi precisi e concreti nemmeno il soffio. L’unico oggetto, appunto, che si trascura e persino si adombra è il nodo cruciale, concreto della garanzia di autenticità di prestazioni autentiche, originali, elaborate ex-novo in diretta dagli studenti, privati da ogni ombra di dispositivi e altre fonti di informazioni (già ma le conoscenze, secondo le teorie bislacche di esperti di giornata, non servono per risolvere problemi autentici), tutti in diretta da casa in un tempo tutto sommato limitato, tutti controllati dai docenti contemporaneamente “guardando” attentamente tutto il quadro video di pc e altri dispositivi. Ecco, qui miseramente si scioglie il nodo debole della garanzia di autenticità. Dallo scioglimento dei fragili ghiaccioli prestazionali, le acque colorate trascinano con sé tutto il sistema valutativo, così ben fantasticato in belle montagne di slides e di disposizioni normative. Così gli effetti della improvvisazione e della impreparazione in materia di task-force e di webinar pretenziosi si mostrano e portano in primo piano il dato della inautencità, imprecisione e parzialità valutativa di questo anno scolastico e il forte bisogno di dare ampie opportunità in termini di spazio e di tempo per il recupero nel prossimo anno scolastico la parte dei programmi didattici svolti superficialmente quest’anno.