Nel suo ultimo libro “Ritorno a Utopia”, pubblicato a gennaio 2020 da Laterza, Robero Mordacci ha inteso riportare il concetto di utopia al senso proprio esposto nel pensiero di Thomas More, dopo diverse distorsioni in senso negativo subite nel corso dei secoli. Lo scopo riabilitante non è racchiuso in compiti teorico-filosofici, è una ispirazione di utopia quale opportunità positiva su cui il mondo contemporaneo dovrebbe affidarsi per l’idea di futuro. L’idea di utopia pensata da More, infatti, non era una idea illusoria non raggiungibile. Scrive, infatti, Mordacci: “il pensiero utopico è ..forse la sola possibile salvezza per il mondo contemporaneo, purché si ispiri a quel modello realistico e umanistico che More ha incarnato..”. Il pensiero contemporaneo sull’uomo e la società dovrebbe abbandonare l’ispirazione nostalgica della storia, l’ispirazione retrotopica, di cui Bauman ha parlato spesso nelle sue ultime opere, per affidarsi all’anterotopia (termine coniato da Mordacci nel libro): un luogo pensato “avanti in una visione complessiva del futuro positiva” per la società umana. Mordacci mentre scriveva nel 2019 questo suo ultimo libro, non poteva conoscere gli sviluppi degli eventi mondiali di questi mesi, ma i concetti principali riportati in “Ritorno a Utopia” dovrebbero rappresentare il modello di fondo del pensiero politico democratico per molteplici ragioni, ma principalmente per superare le incertezze nel disegno delle prime bozze di ricostruzione.