Nel marzo 2016, dieci giorni prima che l’accordo migrazione con la Turchia fosse formalizzato in seno al Consiglio europeo, il gruppo liberal-democratico ha avvertito che l’Europa avrebbe pagato le conseguenze di questo atto. Oggi la Grecia è in grave crisi per contrastare il flusso di migranti sospinti dalla Turchia, così come accadrà ad altri Stati Europei a breve. Una scarsa attenzione e sensibilità verso questi problemi da parte dell’Europa è ormai risaputa, così come è evidente l’approccio superficiale di molti Paesi del nord Europa sul tema della migrazione verso l’Europa ritenuto un fenomeno localizzato ai Paesi mediterranei. Ecco i valori dell’Occidente, che tornano alla memoria non soltanto per le aggressioni militari di dittature verso i problemi di Paesi come la Siria, ma soprattutto per due fattori: 1) il dispregio della civiltà e della democrazia europea da parte di Stati con cui si stringono accordi, con poche garanzie di essere rispettati; 2) gli stessi valori dell’Occidente, della condivisione, della solidarietà e della coesione politica tra Paesi fondatori dell’Europa non hanno lo stesso peso e rilevanza, considerato che proprio da parte di alcuni Paesi europei si esprime a parole ciò che si dimostra di non praticare nei fatti, limitandosi alla conservazione dei propri interessi economico-finanziari. La reale debolezza dell’Europa sta in questa separazione tra ideali e interessi. I nemici della vera democrazia non sono soltanto esterni all’Europa.
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