La Mostra allestita a Palazzo Strozzi a Firenze su Natalia Goncharova è sorprendente e importante. E’ sorprendente per l’idea progettuale dei curatori della mostra non soltanto e semplicemente cronologico del percorso artistico e l’allestimento ricco di informazioni e materiali di riferimento a disposizione nel percorso di visita. E’ soprattutto importante per far comprendere della Goncharova la grande forza espressiva del linguaggio artistico e la personalità autorevole e singolare di intellettuale in un periodo storico molto tormentato e complesso dalla prima decade agli anni cinquanta del Novecento della Russia e dell’Europa occidentale. La figura, la vita e il percorso artistico della Goncharova sono molto importanti per diversi aspetti: la Goncharova ha sempre tenuto vivo il legame con le proprie radici culturali, con le tradizioni artistiche in cui ha vissuto da giovane; ha rinnovato queste tradizioni in nuovi linguaggi espressivi e in nuove forme artistiche; ha saputo tessere legami con altre correnti artistiche senza farsi includere acriticamente e senza farsi dominare; ha saputo arricchire la propria creatività e il propria linguaggio artistico anche in ambiti non prediletti, quali le scenografie e i costumi per il teatro e per il balletto; ha saputo costruire legami con il proprio lavoro di artista in diversi contesti in cui ha vissuto, dalla Russia, alla Francia, alla Germania, all’Italia. Una grande artista europea, a cui l’Italia ha reso il dovuto riconoscimento con questa mostra di Palazzo Strozzi.
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