Un bellissimo spettacolo-performance è “Orestea”, che ho visto alla prima del Piccolo Teatro Strehler. Una profonda riflessione sulla parola che salva l’uomo e sulla giustizia in cui penetra e si perde la ricerca della vita. Una grande drammaturgia, che percorre su linguaggi più diversi, su dialoghi e canti multilingue che rinnovano profonde radici di culture diverse, di origini molto distanti, che si legano alle stesse visioni dell’umano. Un flusso di danze e dialoghi, di riflessioni e storie: la parola, la poesia (bellissimo il richiamo finale a Virgilio) è ciò che può restare dell’uomo anche dopo la morte. Emozionante viaggio teatrale
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