Rendicontazione sociale delle scuole
I Piani Triennali della Offerta Formativa che le scuole stanno elaborando per il prossimo triennio 2019-2021 dovranno coordinarsi con i dati e le relative analisi di confronto e correlazione della rendicontazione sociale introdotto dal DPR n.80/2013. Infatti, la Nota MIUR n. 17832 del 16 ottobre u.s. sulle indicazioni per la prossima approvazione del PTOF richiama “la necessità di armonizzare la tempistica del procedimento di valutazione con quella di attuazione del PTOF, in modo da prevedere l’effettuazione della Rendicontazione sociale allo scadere del triennio di vigenza del PTOF”. E’ un impegno certamente difficile, oltreché complesso quello che spetta alle scuole in questa fase, considerate le tardive iniziative di informazione gestite dagli Uffici scolastici regionali e considerato che: 1) sui punti cardine per predisporre una adeguata rendicontazione sociale le scuole finora si sono arrangiate in modo isolato e frammentario; 2) i precedenti Piani dell’Offerta formativa, prima annuali, poi triennali dal 2016 hanno ampiamente dimostrato una insufficiente attenzione a pubblicare dati e confronti di dati di diversi settori di analisi sulla efficacia dei progetti formativi, sulla efficienza organizzativa e sulla buona gestione del personale e delle risorse; 3) i Nuclei di Valutazione delle Istituzioni scolastiche hanno svolto un debolissimo supporto per avviare e accompagnare efficacemente tale percorso. Inoltre, non sono stati predisposti dal MIUR necessari strumenti digitali per raccogliere ed elaborare i dati che le scuole si apprestano a raccogliere prima e rendicontare poi, aspetti decisivi questi per fare una buona valutazione di sistema. I Gruppi di ricerca sul Bilancio Sociale delle amministrazioni pubbliche prescrivono che il Bilancio sociale debba articolarsi in almeno tre parti fondamentali: identità dell’amministrazione, calcolo e distribuzione del valore aggiunto, relazione sociale. Lo scopo è fondamentalmente centrato su questi aspetti: 1) fornire notizie utili circa l’assetto istituzionale, i valori di riferimento, i collegamenti tra valori dichiarati, politiche e scelte compiute e, infine, il processo seguito per la sua formazione. Tutto questo allo scopo di: 1) pubblicare un quadro complessivo delle performance della istituzione pubblica, collegando un processo interattivo di comunicazione sociale; 2) fornire informazioni utili sulla qualità dell’attività progettuale e formativa per ampliare e migliorare – anche sotto il profilo etico-sociale – le conoscenze e le possibilità di valutazione e di scelta delle famiglie. Considerare realistica la realizzazione di questi processi per il prossimo triennio ci sembra semplicemente infondato.